Dove sono finite le ali?
Sentirsi con le ali tarpate. La testa fra le nuvole. L’amore ti fa volare. Voler spiccare il volo.
Sono solo alcuni, tra i tanti modi di dire, che legano momenti della quotidianità ad un evento che è difficilmente legato all’essere umano.
Ci abbiamo provato tutti da bambini a saltare giù dai punti più alti che riuscivamo a raggiungere.
E pur indossando improvvisati accessori atti all’evento, dai mantelli fatti con le tovaglie alle ali con i pezzi di cartone; la fine era sempre la stessa: uno scontro con la forza di gravità. Il cui unico vincitore era il pavimento.
Crescendo abbiamo concretizzato, a volte a scapito di ginocchia e testa, che volare non è cosa per tutti.
Oggi sono numerosi i temerari che sfidano la natura. Dotati di supporti adeguati si librano nell’aria scambiando aneddoti con i più portati volatili.
A tutti gli altri non resta che soddisfare la voglia di volare che da sempre ci portiamo dentro usufruendo di aerei, elicotteri, deltaplani e ogni tipo di aereomobile conosciuto.
La mongolfiera per un faccia a faccia con il cielo
La proposta di fuga che Serendipity News propone questa volta è un giro in mongolfiera.
Dopo essersi sistemati accanto al pilota all’interno della cesta, mentre il cuore pulsa per l’eccitazione. Ci si sentirà sollevare verso l’alto. E pian piano sempre più in alto. Fino a che, superata la paura iniziale, guardando di fronte a se si vedrà solo il blu del cielo.
Una impareggiabile sensazione di leggerezza, priva di scossoni, proprio come galleggiare nell’aria. Sfiorando le chiome degli alberi più alti, conteplando il paesaggio dall’alto, scoprendo dettagli che solo gli uccelli conoscono.
Assestata l’emozione i pensieri si faranno chiari e luminosi faccia a faccia con il cielo.
In mongolfiera si impara a godere del viaggio. E’ il vento con le sue correnti che decide la traiettora e il luogo di atterraggio. Quindi non si può stabilire prima l’intero itinerario. Non c’è un posto dove arrivare.
Così, una volta a casa, ancora ebri d’aria, cerchiamo quelle ali che avevamo da piccoli e lasciamo che ogni tanto le correnti della vita ci portino da qualche parte. Ovunque finiremmo il viaggio sarà stato meraviglioso.
Proprio come in mongolfiera.
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi.
Marcel Proust